Il confine tra sicurezza di sé e vanità è spesso sottilissimo, e attraversarlo anche inconsapevolmente può essere molto pericoloso. La Juventus di quest’anno è stata riempita di elogi e complimenti fin dall’estate, si è detto che avrebbe vinto a mani basse il campionato, che aveva una rosa superiore, che la Serie A era già chiusa a Novembre e via dicendo. E poi si sa, se si riempie di complimenti una Signora, questa prima o poi casca nella sua stessa vanità. Non sappiamo se fosse un piano studiato a tavolino dalle malelingue avversarie per cercare di stare al passo di un avversaria più forte, o sia solo frutto del caso. Ma la sfida che è andata in scena a Firenze, oltre alle precedenti partite (e sconfitte) bianconere, è la cristallina dimostrazione che per quanto una squadra possa essere sulla carta superiore, non può vincere se non entra in campo con il coltello tra i denti. La Juve si è invece adagiata sui successi degli ultimi anni, sui complimenti ricevuti prima ancora dell’inizio della stagione e sulla sua rosa stellare. Ci sono state partite vinte di un soffio nonostante la sufficienza con cui i bianconeri le abbiano affrontate (leggasi Palermo e Udinese), che oltre i tre punti sono servite solo a reggere la maschera di una Signora bella e vincente.

La realtà invece è ben diversa: se l’anno passato la Juventus era riuscita a esprimere bel gioco, dominare le partite e a reagire immediatamente ai momenti di difficoltà, questa stagione la squadra di Allegri sta, si comandando il campionato, ma spesso dà l’impressione di essere una squadra fragile e poco sul pezzo, e i cali di tensione dopo essere passati in vantaggio stanno diventando quasi un’abitudine. Inoltre la difesa rocciosa che ha contraddistinto questi ultimi scudetti bianconeri inizia ad avere qualche ruga di troppo, ma, inspiegabilmente, chi le rughe le ha solo nel nome e potrebbe davvero diventare il nuovo perno difensivo bianconero (Daniele Rugani), ancora non è di fatto stato promosso a titolare fisso. Il prodigioso Dybala sembra risentire delle troppe parole che sono state spese su di lui, dagli interessamenti del Real Madrid all’etichetta di nuovo fenomeno mondiale. Questa Signora vanitosa non potrà mai vincere il campionato. È proprio per questo che la doccia fredda del Franchi serviva come il pane ad una giovane Madama che era diventata irriconoscibile. Ora bisogna scrollarsi di dosso i complimenti e le adulazioni degli altri, mettersi il vestito buono, e dare tutto quello che si ha per essere i migliori. Solo così si può tornare a guardare dall’alto in basso il campionato, con la sicurezza di essere più forti e non più con la presunzione.