Terminiamo il nostro weekend turco con una delle partite che, probabilmente, racconta meglio la Turchia oltre Istanbul. La prima rappresenta, infatti, la frontiera per eccellenza del Paese e la seconda fu la prima capitale dell’Impero Ottomano. Una partita anche calcisticamente significativa visto che sono gli unici due club non di Istanbul ad aver vinto la Super Lig.

La Turchia contro Istanbul

Trabzon Bursa
Il Bursaspor in festa

Potrebbe essere definita così il match che vede contrapporsi queste due squadre, uniche ad aver soffiato a Istanbul la gioia della vittoria. I successi del Trabzonspor sono più antichi, l’ultimo titolo risale all’84, ma gli hanno permesso di diventare la “quarta squadra” per eccellenza in Turchia; la seconda invece ha interrotto la striscia delle stambuliote nel 2010 con una vittoria all’ultima giornata contro il Fenerbahce.

Quell’anno i Canarini si erano dati battaglia proprio con la squadra di Bursa, riuscendo a superarla a 4 giornate dal termine del campionato. L’ultima giornata vede contrapporsi il Bursaspor con il Besikstas e Il Fenerbahce con il Trabzon. Sono proprio questi ultimi a premiare il club anatolico fermando i gialloblu sul risultato di 1 a 1 e permettendo così ai biancoverdi di togliere a Istanbul il suo  trono dopo ben 26 anni di dominio incontrastato. Un’impresa rimasta ancora negli occhi di tutta la Turchia rurale e non.

Trebisonda, il confine dei popoli

Trabzon Bursa
Dei Laz in abiti tradizionali

Il Trabzonspor probabilmente è la squadra che ci fa rendere conto più di tutte cosa sia la varietà culturale. Fondata nel 1967 a Trebisonda, la squadra ha ereditato le mille culture insite nella città turca, rappresentando da sempre un’isola felice per le popolazioni più uniche di Asia e Medio Oriente. Posta come porta per la Russia e il Caucaso, la città è stata da sempre popolata da popoli in fuga dal mondo che qui hanno finalmente trovato una casa.

A Trabzon potrete infatti trovare popolazioni quali Laz, Circassi ed Hemshin, culture che ormai da anni hanno lasciato il resto del mondo, scegliendo di passare il loro ultimo ritiro nella città turca. I Laz in particolare sono la popolazione autoctona della regione e il loro amore per la squadra turca non si è mai fatto mancare, rendendoli simbolo assoluto di club e città.

Bursa, la prima capitale

Trabzon Bursa
La Yesil Camii, la “Moschea Verde”

Nel 1494 a Trebisonda nacque Solimano il Magnifico, sultano simbolo per gli ottomani, ma è a Bursa che nacque l’Impero. La città turca fu infatti la prima capitale dello Stato Ottomano e rappresentò a lungo la città simbolo di tutta l’Anatolia.

Bursa è soprannominata da sempre Yeşil Bursa, ossia “Verde Bursa”, ciò dovuto alla notevole quantità di verde presente in città oltre che dalla leggendaria Moschea Verde. Quest’ultima fu fatta costruire nel Medioevo dal sultano Bayezid I che vide in essa il mausoleo perfetto per la sua dinastia e impose che proprio lì venissero seppelliti. Il tutto ha reso la città un vero e proprio simbolo nazionalista in Turchia e la sua vittoria del campionato non ha lasciato deluso neppure il più accanito Çarşı. Una trionfo celebrato ancora oggi e che ha avuto in Turchia un significato molto simili a quello del Leicester in Inghiliterra.

Questo articolo si può trovare anche sulla pagina Medio Oriente e Dintorni, ogni giorno il meglio di libri, musica, film e sport dal Medio Oriente.