«Dopo il Boca mi volevano diversi club da Champions League. Dalla Cina mi offrivano un sacco di soldi. Ma io al denaro preferisco l’asado e una bella birra».
Pablo Daniel Osvaldo, nel settembre 2016, ha 30 anni e ha appena rescisso il suo contratto con il Boca Juniors, la sua squadra del cuore. Non è la prima volta che gli succede una cosa del genere, eppure sa che questa sarà l’ultima. Lui, quel bomber dai look sempre sorprendenti che faceva impazzire i tifosi e arrabbiare i club, non si trova più bene nel mondo del calcio. Troppa pressione, troppo gossip, troppo tutto.
Quindi decide di smettere e di tornare alla sua più grande passione: la musica.
E’ una scelta tanto inaspettata, quanto coraggiosa. Avrebbe potuto sicuramente firmare ancora contratti milionari. Sarebbe stato facile. Ma a Pablo le cose facili non sono mai piaciute. E quando se le è trovate davanti, ha sempre cercato di complicarle. Come quando rubò un rigore a Totti per poi sbagliarlo, rompendo definitivamente i rapporti con i tifosi giallorossi. O come quando venne fermato a fatica dall’aggredire Icardi, reo di non avergli passato la palla in un Juventus-Inter. Per non parlare del pugno a Mancini proprio al termine di quella partita.
Ora Pablo ha mollato tutto. Ha detto basta al calcio, perché quel mondo “non mi divertiva più”. Suona con i suoi amici, con cui ha formato i Barrio Viejo, una band che suona rock ‘n roll. E vedendo la vita e la carriera di Osvaldo, non poteva che essere questo il genere. Sex, football and rock ‘n roll.