Aaaah, la tua mitraglia! e chi se la scorda più?
Quante volte da tifoso avversario ho dovuto arrendermi all’evidenza che davanti a te non c’era difensore che tenesse, non c’era portiere così abile, non c’era punizione troppo difficile per fermarti.
Sicuramente i tifosi della Viola se la ricordano bene la tua ultima partita con quei colori indosso. I tuoi colori. Quelli con cui sei finito nella Hall Of Fame. Quella doppietta che ti fece entrare nella storia. E poi quei dribbling! Mamma mia cos’erano quei dribbling! facevi le cose semplici, ma le facevi talmente alla perfezione e alla velocità della luce, che gli avversari ci arrivavano sempre un secondo dopo. Ma quello che mi rimane più impresso è il tuo tiro. Non avevo mai visto nessuno calciare con quella potenza, il pallone si trasformava in una saetta che, il più delle volte, finiva in fondo al sacco.

E poi le tue volée, i tiri in acrobazia, quei passaggi che inventavi, e la sicurezza con cui portavi quella fascia come se fosse sempre stata sul tuo braccio, come se fosse sempre stata una tua responsabilità. Un capitano tutto d’un pezzo, un uomo di campo e un uomo vero. Mai scorretto, mai polemico in campo, mai una partita al risparmio.
E lo scudetto con la Roma? Ne vogliamo parlare? Che agonia veder festeggiare gli avversari. Eppure quel gol, quel 3-0 che chiuse i conti mi fece brillare gli occhi. Stoppasti un lancio di 60 metri con una semplicità disarmante. Quel palleggio di destro per mandare a farfalle Cannavaro. C’era un certo Gianluigi Buffon in porta, non certo un cliente semplice, eppure ti bastò un attimo: guardasti com’era posizionato e col mancino strozzasti il tiro sul primo palo. Buffon non poté nulla. Quanto era bello veder giocare Batistuta!
Questo il piccolo pensiero di un appassionato che forse non ti avrà mai tifato, ma di certo ti ha ammirato. Tanti Auguri Gabriel Omar Batistuta!