L’ultima chiamata, l’ultima occasione per non perdere il treno del titolo (o perlomeno delle posizioni per l’Europa che conta) per i Reds che ad Anfield ospitano il lanciatissimo Tottenham di Pochettino.

È una sfida storica del calcio inglese, entrambe le società sono state fondate alla fine del 1800, ma solo negli ultimi anni ha assunto i connotati di una sfida di alta classifica.
Stiamo parlando di Liverpool contro Tottenham che sabato 11 febbraio alle ore 18.30 daranno il calcio d’inizio; la squadra di casa si gioca le residue speranze di titolo dei Reds, distanti 13 punti dal capolista Chelsea di Antonio Conte, mentre la squadra ospite vuole mantenere il suo secondo posto dagli attacchi di Manchester City, Arsenal e lo stesso Liverpool.

Liverpool-Tottenham: come arrivano le due squadre al big match

Le due squadre vengono da momenti diametralmente opposti: i Reds sono in una crisi nera che dura da 10 partite dove hanno raccolto solo pareggi o sconfitte (eccezion fatta per la partita di FA Cup vinta 1-0 sul campo del Plymouth, squadra di League Two, 4° serie inglese), mentre gli Spurs vengono da una serie di 11 risultati utili consecutivi.
I due allenatori, Klopp e Pochettino, hanno una visione abbastanza simile del calcio: entrambi amanti del gioco offensivo e di giocatori estrosi e tecnici, differiscono parecchio tra loro nella mentalità poiché l’allenatore dei Reds è molto più esteta mentre l’allenatore degli Spurs è molto più pragmatico.
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Proprio quest’aspetto sta facendo la differenza quest’anno: nonostante il gioco offensivo prodotto dalla sua squadra (5° attacco in termini di gol fatti), Pochettino ha trovato una fantastica quadratura in fase difensiva risultando la miglior difesa di tutto il torneo con solo 16 gol subiti in 24 partite.

Come giocano le due squadre?

Il modulo di gioco è il medesimo per entrambe le squadre: un consolidatissimo 4-2-3-1 per lasciare ai fantasisti libertà di movimento, spinta dei terzini sulle fasce e tante azioni individuali per creare superiorità numerica.
Il Liverpool sta facendo molta fatica in questo perché ha parecchi giocatori fuori forma e quindi non sta giocando al massimo delle sue potenzialità, senza quindi finalizzare la gran mole di gioco che viene prodotta; in tutto questo c’è da considerare una difesa tutt’altro che ermetica (30 gol subiti in 24 partite).
Tuttavia sono due squadre top per ciò che riguarda la rosa a disposizione e la programmazione a medio – lungo termine: l’età media delle due squadre và dai 26 anni dei Reds ai 25 degli Spurs e in tutte e due le rose ci sono giocatori di caratura mondiale esplosi proprio nelle due squadre.
Se dobbiamo scegliere due giocatori su tutti, uno per squadra, la scelta non può non ricadere su Coutinho per i Reds e Harry Kane per gli Spurs: il primo è del 1992 (24 anni), ex meteora interista mai valorizzato dal club neroazzurro, brasiliano, con un primo tocco con pochi eguali al mondo in questo periodo, tecnico, veloce, con una visione di gioco sontuosa ed un piede destro capace d’incantare anche la platea più esigente, insomma il prototipo del trequartista perfetto, unica pecca il fisico, troppo gracile e minuto, mentre il secondo è del 1993 (23 anni), inglese, macchina da gol per eccellenza, costantemente oltre i 20 gol a campionato, fisicamente molto forte, agile, veloce ma anche tecnico, fiuto del gol come pochi, capace di segnare in tutti i modi ed in possesso di un tiro veramente impressionante, insomma il prototipo del bomber perfetto.
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I precedenti ad Anfield vedono il Liverpool nettamente in vantaggio negli scontri diretti, con vittorie di misura e partite in cui entrambe le squadre segnano; ricordiamo con piacere il 3-2 del 10-02-15 dove il gol decisivo lo segnò a 9 minuti dal suo ingresso in campo Mario Balotelli.
E per tutti gli amanti della Premier League: buon divertimento!