Emmanuel Adebayor, uno degli ultimi fenomeni del calcio africano che c’ha insegnato cosa vuol dire “genio e sregolatezza” nell’Africa Occidentale.

Un’inizio come tanti

La storia del giovane Emmanuel inizia nel 1984 a Dolardo, in Togo. A prima vista sembra una storia già sentita, una famiglia numerosa e piena di difficoltà, una squadra francese che lo porta in Europa e il sogno inizia. Fino a qui potrei esser d’accordo con voi, ma lo spettacolo inizia quando nel 2006 il togolese si trasferisce all’Arsenal. Nei pochi anni ai Gunners diventa un pilastro dell’attacco e capocannoniere nel 2008, vincendo anche il titolo di miglior giocatore africano. Sembra ancora una storia come quella di altri campioni africani, ma qualcosa sta per cambiare.

Emmanuel Adebayor Arsenal

L’inizio della follia

Nel 2009 Adebayor va al Manchester City, partenza in quinta, gol all’esordio, i tifosi lo amano e i soldi degli sceicchi lo aiutano a ricambiare i sentimenti per i Citizens. Il 12 settembre si gioca la partita che cambierà la percezione del mondo nei suoi confronti, si gioca City-Arsenal. È la partita che vede lo scontro fra il togolese e la sua ex-squadra, inizialmente sembra tutto normale, poi i tifosi bianco-rossi lo iniziano ad accusare di tradimento e la situazione degenera: tacchettata in faccia a Van Persie e gol, con tanto di esultanza sotto la curva dei Gunners. 3 giornate di squalifica. Nel 2010 sceglie anche di lasciare la nazionale ma interviene il presidente del Togo in persona per convincerlo a rimanere.

Emmanuel Adebayor City
Adebayor festeggia sotto curva dell’Arsenal dopo il primo gol alla sua ex-squadra

L’era dei prestiti

Il City si accorge di aver fra le mani una bomba ad orologeria e alla prima occasione buona lo mandano in prestito al Real di Mourinho, con le merengues arriva l’unico titolo in bacheca in una stagione in cui gioca ma non convince il portoghese che non lo riscatterà. Tornato a Manchester viene girato in prestito agli Spurs. Sembra una rinascita, ma come per Mido la situazione degenera poco dopo.

Emmanuel Adebayor Tottenham

La bomba esplode

In famiglia ci sono dei problemi gravi, i fratelli lo accusano di non curarsi più della madre malata e lui risponde raccontando la sua storia su Facebook. Di come i fratelli lo hanno sempre sfruttato, chiedendogli soldi e proprietà e mandandogli diverse Juju (stregonerie africane). Il testo è a metà fra il commuovente e il surreale, da un lato si è tentatati di fidarsi del togolese, dall’altro appaiono davvero troppo i soprusi subiti, si parte da dei telefoni rubati in spogliatoio del fratello aspirante calciatore passando allo sfruttamento di tutte le sue proprietà in giro per il mondo e concludendo con le maledizioni sopracitate. Il Tottenham non ci sta più, il caos creato da Adebayor è ingestibile anche per loro. Lo mandano in Togo sperando che risolva i suoi problemi ma poi si accorgono che la situazione è addirittura peggiorata. A fine stagione sarà divorzio.
Emmanuel Adebayor Crystal Palace

Titoli di coda

Dopo più di 4 mesi di inattività viene ingaggiato dal Crystal Palace e si presenta in conferenza stampa dicendo di aver cercato il club su Google tanto era a lui sconosciuto. La stagione non va come previsto, solo 15 presenze e un gol con un rinnovo che salta ancora. L’anno dopo l’ennesima follia, si presenta al colloquio con il Lione con un caffè corretto e sigarette, condannando così il suo passaggio alla squadra francese. L’ultimo capitolo della sua folle carriera è al Istanbul B.B., club turco in cui ha siglato appena una presenza. Recentemente è salito anche agli onori di cronaca il paragone fatto dal Mirror fra lui e il noto musicista Kanye West, entrambi dotati di un talento fuori dal normale, entrambi distrutti da sé stessi.
Tanti auguri grande stella bianco-verde