Certe sfide rimangono nei cuori e segnano un uomo e un club per sempre, la voglia di vendetta per un torto subito e l’esigua punizione al colpevole fanno il resto

Negro di M***a

Sono queste le frasi dirette a Didier Zokora da parte di Emre Belozoglu durante un Fenerbahce-Trabzonspor del 2012. Sono frasi che segnano nel profondo, con l’ivoriano che si sente offeso fin nel profondo, vittima del suo collega turco. Didier ci sta male, sopratutto perchè prima l’arbitro non vede e poi la giustizia sportiva non condanna il brutto gesto. Scoppia un caso mediatico in Turchia, tutti vogliono la testa dell’ex Inter e Galatasaray.
Emre contro Zokora
I compagni di squadra iniziano a guardarlo male e perfino gli arbitri abbonano dei falli agli avversari. Zokora intanto ci rimane male, si confida con i compagni di squadra che condividono ne condividono la rabbia.
Anche i club turchi si muovono in difesa dell’offeso, tanto che il Galatasaray pubblicherà un video di condanna sul suo canale contro il suo ex giocatore, colpevole inoltre di aver tradito proprio la formazione di Galata andando a giocare per i loro acerrimi rivali.

Un’attesa spasmodica

Qualche mese dopo si torna in campo: Trabzonspor-Fenerbahce. La vetrina è tutta per lo scontro fra i 2. Si stringeranno la mano ? Che cosa succederà in campo ? La risposta è immediata e si rivela pochi istanti prima del fischio d’inizio, con Didier che si rifiuta di archiviare la faccenda.
La carneficina è nell’aria e i tifosi lo sentono, vogliono vedere il sangue. Vogliono il riscatto per Zokora. Quella partita sarà ricordata come il primo match senza regole dei campionati europei, con Emre come vittima designata.

Emre contro Zokora
Momento clou: prima della partita Didier si rifiuta di stringere la mano ad Emre

La vendetta di tutti

Subito Coleman entra diretto sul turco, buttandolo per terra prima e prendendolo a calci poi. In qualsiasi altra partita l’arbitro avrebbe espulso il giocatore argentino ma, come ho detto prima, in questa partita tutto è concesso se è contro Emre.
L’arbitro ha scelto palesemente da che parte stare. Vuole aiutare anche lui l’ivoriano a prendersi la sua vendetta. Non sopporta più il comportamento di quel giocatore tanto meschino ed infame e per tutta la partita lo mostrerà in maniera evidente.
Poco dopo è il turno di Alanzinho che entra diretto sulle gambe del capitano del Fenerbahce, non guarda nemmeno il pallone, il suo unico obbiettivo è fargli del male. Vuole vendicare il torto subito dal suo amico, è l’unico caso della storia in cui è meglio prendere un giallo che stare a guardare impassibili.
Allora Coleman si ripete, altro intervento sulle gambe del turco. Altra “svista” arbitrale che non fischia nemmeno, è un “contrasto di gioco”. La perla arriva però nel finale con lo stesso Didier che Emre proprio dove non batte il sole, con il pubblico in delirio che continua ad applaudire. Con Emre che, dolorante e a terra, ricorderà per sempre questa partita.

Dopo la partita

A fine stagione il Fener non rinnoverà il contratto al capitano. Troppo ingombrante come figura dopo tutto quello che è appena successo. Il giocatore turco sarà costretto ad emigrare all’Atletico. La carriera però è già compromessa e quando 2 anni dopo tornerà ad Istanbul l’atmosfera non sarà più la stessa. Una volta tornato nel club gialloblu colleziona 56 presenze prima di passare al Istanbul B.B., 5° club della città, dove incontra anche nostra vecchia conoscenza.
Zokora invece diventerà un punto stabile della formazione di Trebisonda, separandosi solo nel 2014. Didier ha poi continuato la sua carriera nell’Akhisar prima e nel Pune city dopo.
Sono passati 5 anni da quei fatti, ma nessuno potrà mai dimenticare la vendetta più dura che il calcio abbia mai permesso.