I più appassionati di voi se lo ricorderanno come meteora nel Genoa 1994-1995, ma Kazuyoshi Miura ha fatto parlare di sè per aver ripreso la sua carriera professionistica a 50 anni: un vero record!

Miura è nato in a Shhizuoka il 26 febbraio del 1967 cresce in una famiglia benestante legata però, da parte del padre Nobu Naiya, alla yakuza, la famigerata mafia giapponese, e per non avere implicazioni e problemi al giovane Kazuyoshi viene dato il cognome della madre.
Fin da piccolo fa intravedere capacità rare per un giocatore del paese del sol levante, unite ad una determinazione di ferro e ad una voglia incredibile di voler arrivare al successo e a 15 anni compra un biglietto di sola andata per il Brasile perchè solo nel paese dov’è nato il futebol pensa di poter imparare al meglio e realizzare il suo sogno di diventare un grande calciatore.
L’esperienza brasiliana inizia subito bene poichè viene ingaggiato da una società professionistica, il Club Atletico Juventus, dove esordisce in campionato e diventa il primo giapponese della storia in un campionato professionistico brasiliano.

Miuza 50 anni
Miuza 50 anni

Dopo questa prima esperienza in Brasile ne seguirono altre, anche in squadre molto importanti come il Santos, il Palmeiras ed il Corinthians, nelle quali però non raccoglie grandissime soddisfazioni dal punto di vista di presenze e soprattutto di gol: il giovane Miura però rimane sempre molto felice del suo periodo di apprendimento in Brasile, poichè sviluppa qualità tecniche invidiabili rispetto ai suoi connazionali.
La difficoltà per il giocatore nipponico è farsi prendere sul serio nel calcio professionistico, sia in Brasile che successivamente in Europa, nel senso che la sua figura è molto più spesso legata ad una boutade pubblicitaria piuttosto che a vere capacità tecniche.
Dopo questa esperienza formativa brasiliana torna in patria, accolto come un eroe, nel Verdy Kawasaki, città della celebre casa motociclistica, e questa volta i risultati gli danno ragione: in 4 stagioni dal 1990 al 1994 97 presenze e 45 gol risultando decisivo per la vittoria di campionati e coppe e portando la sua squadra sul tetto di tutta l’Asia.
Grazie a queste prestazioni viene convocato nella nazionale olimpica nipponica per USA 94 ed il mondo inizia ad accorgersi del bomber giapponese; dopo le olimpiadi le richieste da club europei sono tante ma la più convincente di tutte è quella del Genoa del patron Spinelli che compra Miura sicuro delle sue capacità tecniche oltre dell’investimento sull’immagine del club in Asia.
Kuzu Miura
Ed effettivamente anche il tecnico Scoglio punta su Miura ma l’adattamento al campionato con più qualità al mondo è lento e difficile; ovviamente anche le difficoltà culturali e linguistiche hanno creato un muro difficile da sormontare.

21 presenze in quell’anno, il Marassi pieno di pubblico giapponese, sponsor che pagavano fior fior di milioni per vedere Miura in campo e quindi finanze del Grifone più pingui che mai ed un solo gol, anche se è stato un gol memorabile, che qualsiasi tifoso rossoblu ricorda poichè realizzato nel derby contro la Sampdoria.

La sua prima avventura europea termina dopo appena un anno, infatti il Genoa lo rivende di nuovo al Verdy Kawasaki dove Miura si conferma il miglior attaccante giapponese di sempre: gol a grappoli, segnati in tutti i modi, campionati e coppe vinti convincono i dirigenti della Dinamo Zagabria ad investire sul bomber.
Anche in questo caso la sua seconda esperienza europea è un fiasco totale: troppe difficoltà di ambientamento, troppe difficoltà culturali della Croazia di quegli anni, poco impegno e solo 12 presenze prima di essere rispedito in Giappone.

“Kazu” continua la sua carriera in vari club giapponesi che si sono rivelati essere la sua vera dimensione come calciatore, fino al 2006 quando decide di appendere le scarpe al chiodo.

Miura è però stato forgiato dal mondo del calcio e pertanto non riesce mai a staccarsi e nel 2010 inizia la sua carriera come calciatore di calcio a 5; i suoi fondamentali sono da bomber di razza e questo fà sì che nel 2012 “Kazu” venga convocato per i mondiali di calcio a 5 per rappresentare la sua nazione.
Una gioia immensa, la dimostrazione che con la grinta e la voglia di fare si può arrivare ovunque e l’ennesima conferma che il buon vecchio “Kazu” ha voglia di sacrificio e di arrivare da vendere, anche se il colpo da maestro lo tiene in serbo per l’anno 2017.
Kazu Miura 2
Alla veneranda età di 50 anni rinfila gli scarpini e viene ingaggiato nuovamente dallo Yokohama FC, società con cui aveva terminato la sua carriera 11 anni prima, per cercare di portare la squadra in serie A, dove manca da qualche stagione; Kazu prende questa ennesima sfida in maniera molto seria e professionale ed il 5 marzo 2017 contro il Nagasaki stabilisce un nuovo record: diventa il giocatore più vecchio ad aver calcato il campo per una partita da professionista a 50 anni e 7 giorni.
Siamo convinti che questo record verrà ritoccato ancora parecchie volte, perché la determinazione, la grinta e l’amore per questo sport porteranno Kazu a giocare ancora.
Banzai ultimo samurai.