“Parole, parole, parole” un vecchia gloria di Mina che torna d’attualità grazie a Lionel Messi.

Una notte cilena da dimenticare

Tutto accade nella partita vinta 1 a 0 contro il Cile. Messi subisce un intervento da parte di Beausejour che non viene fischiato dal guardialinee ad un metro da lui. Subito l’argentino va in escandescenza ed inizia ad insultare proprio in direzione dell’assistente dell’arbitro. Il risultato sono 4 turni di squalifica da scontare e un’Argentina che rischia di non fare nemmeno i mondiali.

Messi guardialinee
Mina

“Sono solo parole al vento”

Messi si difende dicendo che sono solo parole e nemmeno rivolte a quest’ultimo. “Parole, parole, parole” come cantava Mina, guai grossi per l’Albiceleste che ormai, al di là di ciò che afferma Bauza, è Messi-centrica e c’è poco da fare. Lo si è visto già contro la Bolivia, gara persa 2 a 0, e lo si vedrà anche contro le altre 3 squadre che mancano prima che la squalifica sia conclusa. L’Argentina adesso ha paura, perchè sa che non può più sbagliare, Ecuador, Perù e Paraguay distano troppo poco per sbagliare, e ci sono anche gli scontri diretti.

Maradona scende in campo

L’Argentina allora le prova tutte: anche El Pibe de Oro scende in campo per abbassare la squalifica a Messi. Ha già ripromesso all’AFA, la federcalcio argentina, che parlerà oggi stesso con Gianni Infantino. “Messi ha sbagliato ma la squalifica mi sembra eccessiva”, queste le sue parole. La Uefa però farà di tutto per non annullare il provvedimento disciplinare, sarebbe una brutta immagine per la federazione fare un’eccezione per un campione. E allora inizia il braccio di ferro, da una parte la legge sportiva, dall’altra le esigenze di una federazione che non può davvero permettersi di perdere la sua stella in questo momento.
Parole al vento che si sono fatte carne e che rischiano di matar l’Argentina.

Messi guardialinee
Maradona con Gianni Infantino