Una finale di Viareggio splendida, piena di colpi di scena e ribaltoni che ha visto trionfare il Sassuolo di Scamacca e Adjapong. Maricone però golden boy assoluto della competizione.
Un ritorno trionfale
Tutti noi sogniamo un ritorno in pompa magna. Una rivincita verso coloro che ci hanno degradato, costringendoci a lasciare il paese. È un sogno tipico dei paesi come il nostro, paesi d’immigrazione, quelli dove il sogno più grande è quello di tornare nel proprio paese e di fare il signore, in barba a tutti e a tutto.
Il miracolo è successo e porta 2 cognomi, entrambi sponda neroverde: Scamacca e Adjapong. Il primo è dovuto andare in Olanda per trovare qualcuno che scommettesse su di lui, il Psv. L’altro invece è dovuto scappare in Italia per scappare alla povertà del Ghana. Entrambi giocano per la stessa squadra, segnano e condividono l’onere di essere l’emblema dell’Italia attuale. Un’Italia d’immigrati e di emigrati, che si affaccia al mondo consapevole sempre di più della forza della propria storia.
Il figlio d’arte
C’è però anche un’altra grande tematica del nostro paese che si è rivelata durante la finale di Viareggio. La questione “figlio d’arte”. Perchè ancora una volta si torna a parlare di questo spinoso e mai affrontato argomento, con Carlo Manicone che supera il padre come prospettive. Golden Boy del torneo e vicinissimo a conquistare anche la coppa più ambita.
La finale
Si è dovuto fermare però il sogno del piccolo Carlo. Adjapong porta subito in vantaggio gli emiliani, poi i gol di Zini e proprio Manicone che portano sul 2 a 1 i toscani. Al 32esimo però Scamacca segna e porta la partita ai calci di rigore. Proprio lui segnerà il rigore decisivo che permette al Sassuolo di festeggiare la sua prima Viareggio Cup della storia.
Dopo l’incredibile apporto alla nazionale i Neroverdi si confermano uno dei club più attenti ai giovani e con più possibilità di crescere. Di contro anche l’Empoli arrivando così vicino al trionfo dimostra che investire sui giovani non è più una mossa rischiosa bensì un’investimento che premia.