Pochi giocatori possono dirsi onorati di avere una statua che celebra le loro imprese, qualcosa di unico ed indimenticabile per giocatori stellari, come lui. Il miglior marcatore della storia cilena
Un traguardo che viene da lontano
Ci ricordiamo tutti di Alexis Sanchez, il niño maravilla che bimbo non è più. Dagli esordi all’Udinese, alla gloria in maglia blaugrana. Di strada ne ha fatta ed è destinato a farne ancora, soli 28 anni con una carriera immensa davanti. Il dribbling e il ruolo del falso nueve nel sangue per un giocatore che ha cambiato per sempre la storia della nazionale cilena. 2 coppe america nel palmares, tutte vinte in finale contro l’albiceleste dell’ex compagno Lionel Messi, l’unico talento che gli sia riuscito a tappare le ali.
Come CR7
Poteva essere il titolo del nostro articolo per un giocatore che proprio come Ronaldo è riuscito ad imporsi nei cuori frustrati della sua gente. Graffiti, cori, striscioni ma sopratutto una statua. Già, come Ronaldo. Il risultato è più gradevole agli occhi ma l’impatto è lo stesso. Un’onore per la propria città, un orgoglio da urlare ai quattro venti, da sbandierare a chiunque si avvicini alla cittadina di Tocopilla. Città di mare, dedita alla pesca e all’estrazione del ferro. Finalmente una gioia per chi ha già messo le basi per un paese forte e deciso.
Il futuro parla lingue misteriose
Il futuro per Alexis Sanchez è misterioso. Tante le squadre che potrebbero aggiudicarselo a fine estate, dai milioni cinesi a ritorni in Spagna o in Italia, lui non chiude le porte a nulla. La roja però, quella è sacra, una qualificazione da conquistare e tanti trofei ancora da alzare al cielo. Ci ha abituati a tutto El niño, chissà che non arrivi una sorpresa durante la Coppa del Mondo…