In Champions la Juve vede svanire il Triplete. Il Real di Ronaldo è campione d’Europa. Finisce 4-1.

E’ un incubo a Cardiff: il Madrid vince con doppietta di CR7 e gol di Casemiro e Asensio, inutile la rovesciata di Mandzukic. Per i bianconeri è la settima finale persa su nove.
Abbiamo seguito l’intero match sui social con la nostra redazione online. Di seguito la sintesi dei commenti a caldo dei nostri collaboratori.
Corrado De Rosa: “L’ho vista da ateo che non tifa contro, quindi mi dispiace. Un pensiero per Sandro Piccinini che ha mandato, giustamente, la pubblicità durante l’esibizione dei Black Eyed Peas. È calcio, non il Superbowl”.
Luigi Sangermano: “Io credo che l’abbia persa Allegri. La Juve non riemerge dagli spogliatoi. Bianconeri travolti nella ripresa dell’Irreal Madrid”.

Laura Emanuelli: “Volevate il Triplete e ve ne hanno dati 4. Chi dice che Ronaldo è finito e che Mandzukic vale quanto CR7 non meriterebbe di guardare una partita di calcio”.
Mara Cinquepani: “C’è poco da stare Allegri”.
Elena Ghibelli: “Dybala non ha mai iniziato a giocare. Dopo un gran primo tempo si sono scordati tutti perché erano lì e a una grande squadra non deve succedere. Ronaldo è insostituibile, anno dopo anno c’è sempre”.
Michele Ottonello: “Non doveva andare così, o forse sarebbe meglio dire  che la Juve non doveva arrivarci così alla finale di Cardiff. Spagna canaglia per i bianconeri che dopo un primo tempo da Juve rimangono negli spogliatoi, complice un Real che se si chiama galactico un motivo ci sarà. Che dire: in Italia leoni, in Europa un po’ meno. Comunque la Juve rimane la seconda più forte d’Europa con un’ottima stagione alle spalle”.
Pier Paolo Tassi: “Far giocare titolare Higuain titolare dalle amichevoli con la nazionale cantanti c’è il rischio, come si è visto, che arrivi stanco ai momenti decisivi. E’ la panchina che manca alla Juve. Mandzukic è un moderno Sisifo, condannato a portare il masso fino alla cima della montagna e vederselo rotolare giù fino a valle un attimo prima di arrivare alla meta”.
Daniele Piovino: “Che non sia Zidane il big boss of football? Speravo di essere smentito, invece è un vincente predestinato, ha annullato il suo maestro Carlo Ancelotti, la letto la partita, ha messo dentro Isco al posto di Bale, ha conservato l’insopportabile CR7 per la finale. Ha vinto lui. La Juve ha giocato 10 minuti, gli è andata bene, anche perché poteva essere un risultato ancora peggiore”.
Daniele Rubatti: “Ricordando Mario Sconcerti: Ronaldo nella Juventus farebbe la panchina. Casemiro è il demiurgo invisibile dell’incubo juventino”.
Sebastiano Franca: “Un secondo tempo inspiegabile costa alla Juve il Triplete. Decisivo come sempre Ronaldo, quello vero”.
Viola Sturaro: “Real campione per la dodicesima volta, seconda consecutiva nell’era Champions League. Zidane la vince con la scelta degli uomini: Isco tra le linee ha fatto quello che voleva, Ronaldo decisivo e devastante. A discapito di un pallone d’oro che, quest’anno, sarà ancora meritatamente suo”.
Nicolò Premoli: “Dopo il 2-1 di Casemiro aveva immaginato un’altra Istanbul. Ma quella terra di confine era terribilmente lontana da Cardiff. Lontanissima dopo il terzo gol di Cristiano Ronaldo. Scomparsa dopo il 4-1 di Asensio. Questo real era più forte anche dei miracoli”.
Gianmarco Aimi: “In Italia, forse, l’informazione non è passata a dovere: il Real Madrid non ha per niente una difesa facilmente attaccabile, così come un centrocampo altalenante. Smentiti questi pregiudizi, ha sicuramente l’attacco più forte in questo momento. E i 4 gol alla Juve lo dimostrano”.