Sull’onda lunga della finale di Champions che ha visto prevalere nettamente il Real contro la Juve, i social si sono scatenati e hanno preso di mira uno dei decani del giornalismo sportivo italiano: Mario Sconcerti.
Uno che ha sempre preso posizione, con il rischio di sbagliare insito in ogni giudizio (anche i migliori a volte steccano) ma con il coraggio delle sue opinioni sicuramente suffragate da una esperienza non comune.
“Ronaldo nella Juve farebbe la panchina”, il commento che gli è stato imputato, ancor di più dopo che Cr7 ha segnato una doppietta e dimostrato di essere un marziano.
Un paradosso per discutere e far discutere
Sbeffeggiato e insultato, Sconcerti però non si è rintanato nel silenzio. Ha risposto come un giornalista dovrebbe fare: scrivendo. Lo ha fatto sul Corriere della Sera. Vi riportiamo in sintesi la sua autodifesa.
“Il discorso era di qualità tattiche, non individuali. Non ho mai pensato né scritto che Mandzukic sia meglio di Ronaldo, ho pensato e penso che Ronaldo non potrebbe fare quello che Mandzukic fa nella Juve da alcuni mesi. Mandzukic è il punto di equilibrio di tutta la squadra perché corre e sostituisce Pogba con la sua stessa forza fisica in quella stessa zona del campo […] Questa Juve si basa su un equilibrio leggero, fragile, dove non sono ammessi che cambiamenti minimi, altrimenti salta tutto. Ronaldo non è un cambiamento minimo. […] Che Ronaldo sia fortissimo lo so da un pezzo. Il mio dubbio era che foste voi a non aver capito l’importanza di Mandzukic. Ad aver sottovalutato la rivoluzione della Juve. E mi sono aiutato con un paradosso. Mi spiace, ma non posso dirvi non lo farò più. Mi piace discutere con voi. E anche qualche volta, far discutere”.