Per Zeman è arrivato il momento di gettare le fondamenta della nuova Zemanlandia. Sigaretta in bocca e carrello alla mano, ecco gli acquisti del Boemo.

E già, Zeman è ancora qua! E’ così che Vasco Rossi ha commentato la permanenza del Boemo sulla panchina abruzzese. Dopo aver tenuto la mano al moribondo Pescara di Oddo, spentosi prematuramente durante l’ultimo campionato di serie A, per Zeman è arrivato il momento di resuscitare quella squadra che qualche anno fa era riuscito a riportare nella massima categoria. Carrello alla mano, sigaretta in bocca stile Jigen, e parte così la campagna acquisti dell’allenatore più famoso di sempre.

Sulla lista della spesa i ruoli sono chiari, servono giovani emergenti in grado di interpretare il 4-3-3 (fa strano che con Zeman non si parli di un 1-4-5). Al posto di uova, pane e acqua, come nei peggiori post-it delle casalinghe italiane, ci sono un sostituto di Immobile, un sostituto di Insigne ed uno al posto di Verratti. Al bancone delle offerte giovani c’è solo la prima scelta: un freschissimo Simone Andrea Ganz, 23 anni, figlio d’arte ed allevato a terra nelle giovanili del Milan; è attualmente di proprietà della Juventus che dopo averlo mandato in ferie a Verona, vorrebbe lasciarlo definitivamente sull’Adriatico, ma non in vacanza questa volta.

Gli attaccanti sono il piatto preferito dal boemo, che davanti preferisce sempre abbondare. Ecco allora Leonardo Mancuso, un attaccante dalla denominazione di origine controllata. Bomber della Sambenedettese anch’esso di scuola Milan, sembra essere l’uomo giusto per garantire a Zeman i minimo tremila gol a stagione utili a controbilanciare i cinquemila subiti. Ma ad allenarsi sugli scaloni non saranno solo attaccanti, servono anche centrocampisti e portieri (i difensori all’allenatore di Praga non sono mai serviti, “la miglior difesa è l’attacco” cit.). Pronti quindi Mattia Proietti, centrocampista centrale proveniente dal Bassano e cresciuto nella Juventus, e il “pigliatutto” Pigliacelli, giovane portiere che quest’anno ha militato nel retrocesso Trapani salvando il salvabile, dal profilo perfetto per i gusti di Zeman.

Ma nella lista della spesa il latte non può mancare, nemmeno in quella del Pescara, che il latte lo vuole comprare davvero e lo vuole rigorosamente acquistare sulle colline bergamasche, a Zingonia, dove Emmanuel Latte Lath sembra ormai alla fermata dell’autobus con le valigie in mano. Nonostante il ragazzo sia un fresco diciottenne maggiorenne, l’Atalanta non si fida ancora a mandarlo in giro da solo e così, a fargli compagnia, ci sarà l’altro esterno nerazzurro Christian Capone.

Il frigo di Sebastiani sembra ormai quasi pieno in vista della prossima stagione. Resta da capire soltanto se le provviste rimaste dall’anno scorso non siano scadute. Campagnaro per il presidente biancoazzurro è un po’ come i salumi: non invecchia, stagiona! Per lui sembra essere pronto il prolungamento di un anno, a patto che faccia da chioccia alle prossime new entry. Discorso un po’ diverso per Stendardo, Coda e Bovo che hanno scambiato il Pescara per una residenza estiva per anziani.

Zeman si sa, preferisce la carne fresca ai prodotti stagionati e se i tre dell’Ave Maria non se ne andranno, i loro compiti saranno la pulizia dei sedili dell’Adriatico, la rizollatura del terreno di gioco e gonfiare i palloni, nella speranza di rubare un posto da titolare almeno al magazziniere. Insomma gli ingredienti per preparare un Pescara a immagine e somiglianza del Boemo ci sono. Una squadra affamata di vittorie e riscatto, parola di Zdenek Zeman, l’allenatore di Praga (come il prosciutto!).