“Il rapporto di lavoro è prima di tutto un rapporto di fiducia. È per questo che lo si trova di più giocando a calcetto che mandando in giro dei curriculum”. Parola di Giuliano Poletti, il ministro del Lavoro che con queste parole aveva scatenato un mare di polemiche. Ma aveva torto?

Dopo l’ondata di buonismo, ci si è accorti che in un paese così bizzarro come l’Italia stava solo fotografando la realtà. Fatto sta che giocando a calcetto il lavoro si trova. Provate a chiederlo ad Antonio Cassano.

Giulini gli para un rigore e lo acquista

Si tratta, infatti, di qualcosa in più di una suggestione: dopo un anno da separato in casa con la Samp, potrebbe tornare a giocare in A da protagonista con il Cagliari. E il tutto grazie a un calcetto. 
 
Due settimane fa i primi contatti durante un match mentre era in vacanze in Sardegna (con Giulini che ha pure parato un rigore a Cassano), poi una cena insieme. In città, dove sognano dopo anni un fantasista che li faccia innamorare e possa ripercorre le orme di Gianfranco Zola, è già iniziato il tam tam.

Se Antonio è al top della condizione…

L’ingaggio non sarebbe un problema, perché il 34enne non avrebbe formulato particolari richieste economiche. Un suo eventuale arrivo comporterebbe una sfoltita nel reparto offensivo del Cagliari con la cessione di uno tra Giannetti e Melchiorri.
Il suo storico preparatore atletico Agostino Tibaudi assicura di averlo riportato al top della condizione e avrebbe fatto da tramite tra FantAntonio e il club rossoblù del presidente Giulini.