Mentre alcuni irriducibili macinano chilometri con mezzi improbabili solo per supportare i colori che fanno battere il loro cuore, altre decidono di fare uno striptease.
Il tiki taka della signorina Ovani
Margot l’aveva detto. Se la sua Juventus avesse vinto la Champions League si sarebbe spogliata. Non proprio spogliata, ma si sarebbe “tatuata” la maglia bianconera grazie al body-painting sul suo corpo da dea. Gli uomini erano già pronti a rifarsi gli occhi se non fosse che sappiamo benissimo cosa è successo a Cardiff e chi si è portato a casa la coppa. Addio Champions, addio Margot semi nuda. Ma in qualche modo il popolo juventino andava tirato su di morale e quindi la bellissima modella italo-francese ha fatto felice il popolo juventino (e mica solo quello) mostrandosi (quasi) come mamma Corinne l’ha fatta.

C’è chi lo dice e chi lo può fare”

Parole aspre quelle dette qualche mese da Anna Falchi durante un’intervista radiofonica. Parlando del suo amore per la Lazio (“Sono finlandese e ho scelto di tifare Lazio perché i colori della mia nazione sono uguali a quelli della prima squadra della Capitale”) ha ricordato il famoso mini spogliarello che fece nel 2000 per la vittoria biancoceleste di quel campionato.

Davanti a 80mila tifosi si levò la giacca, gridò “Campioni! Campioni!” al microfono e si infilò la maglia di Roberto Mancini che proprio in quel giorno diceva addio al calcio giocato. Ma quello stesso anno la sua rivale Sabrina Ferilli aveva annunciato che si sarebbe messa a nudo se la sua Roma avesse vinto.

E Anna se lo ricorda bene. “Lo spogliarello? Non ho detto niente a nessuno. La Ferilli diceva in quel periodo: Se la Roma vince lo scudetto mi spoglio. Allora ho pensato: C’è chi lo dice e chi lo può fare, e l’ho fatto”.

Ma una promessa è una promessa e anche Sabrina rimane vittima del suo stesso gioco. Esattamente un anno dopo la Roma vince il tricolore. Ma per lei era iniziato tutto come uno scherzo: “Me ne sono uscita con questa promessa, pensando che era il terzo scudetto, non è che la Roma vince scudetti con tanta facilità, purtroppo.”
Ma proprio in quel campionato i giallorossi danno il tutto per tutto. “Ero in ansia perché questa cosa aveva preso una piega di grande serietà, c’era Veltroni sindaco che mi chiamò agitatissimo perché c’era la Chiesa che faceva pressioni dicendo che se io mi fossi spogliata sarebbe stato…sì, insomma perchè è un reato spogliarsi in pubblico. Io lo tranquillizzavo dicendo che non sarebbe mai potuto succedere e invece…”.
E invece, al contrario della Falchi, la Ferilli sfoggia un due pezzi degno di nota che lascia i romanisti con la mandibola per terra. Se davvero era in ansia e allarmata per questo striptease, tanto di cappello per la nonchalance con la quale ha sfilato.