C’era una volta il calcio ‘bailado’, simbolo del Brasile che dava del tu al pallone e si poteva permettere di ballarci intorno prima di insaccarlo in rete. Uno dei suoi simboli, pero’, vorrebbe vietare la musica funk.
Romario, l’ex campione del mondo (ora senatore) ha infatti proposto di vietare il genere funk. Peccato che sia la maggiormente diffusa nelle periferie e nelle favelas brasiliane, non solo da dove vengono il maggior numero di reati ma anche di calciatori.
E’ una vera e propria guerra al funk, quella avviata dall’ex campione del mondo del 1994, benché difficilmente troverà applicazione.
“Il funk esalta i criminali”
Romario, passato da centravanti della nazionale a senatore della repubblica brasiliana è uno degli (ex) calciatori più amati del Paese, ma in questi giorni la sua popolarità, soprattutto tra le persone che vivono nelle favelas, potrebbe indebolirsi. La proposta di legge, infatti, va a toccare uno degli aspetti più cari a chi viene da luoghi disagiati e grazie alla musica riesce ad allietare le proprie giornate.
“La musica funk esalta il crimine, bisogna proibirla”, ha tuonato l’ex stella verdeoro durante la sua campagna elettorale. “Aiutano criminali, stupratori e pedofili a praticare reati contro bambini e adolescenti, vendere e consumare alcol e droga, organizzare stupri e sesso di gruppo” ha poi spiegato nel dettaglio.
Un progetto davvero bizzarro quello di Romario, che rischia di essere un boomerang più che di far preoccupare chi davvero compie reati. Anche perché in Brasile senza funk non c’è festa, con buona pace di Baixinho, il “piccoletto” che da senatore forse ha creduto di essere diventato più grande del suo popolo fino a venirne schiacciato.
