E’ uno dei volti più popolari, anche per non poche polemiche sollevate durante la sua carriera, ma dal prossimo anno non lo vedremo più a commentare la serie A.
Maurizio Pistocchi, dopo 30 anni di onorata carriera tra Rai e Mediaset, potrebbe sparire dai teleschermi.
L’opinionista di Premium, il canale pay di Mediaset, non è previsto in palinsesto. A nulla è valso il curriculum, che può vantare trasmissioni come Pressing, L’appello del martedì con Maurizio Mosca, Guida al campionato: i vertici di Mediaset hanno deciso che la sua storia con l’azienda era finita.
Svecchiamento o epurazione?
Si parla di svecchiamento dei protagonisti dell’intrattenimento sportivo, ma c’è già chi parla di una punizione per la schiettezza che Pistocchi ha utilizzato in alcuni interventi sulla Juventus.
Una circostanza che, naturalmente, non sapremo mai. Quel che è certo è che già in passato la dirigenza bianconera era intervenuta per chiedere spiegazioni e che Mediaset avrebbe cercato di far capire al giornalista di essere più accondiscendente.
Il giro di valzer dei giornalisti sportivi Mediaset
E se la Juve non amava Pistocchi, di certo i suoi tifosi lo odiavano. A tal punto che nel gennaio scorso avevano lanciato una petizione online per farlo licenziare da Mediaset e radiare dall’Ordine dei giornalisti. Lo accusavano di essere «fazioso e irriverente nei riguardi del mondo juventino».
All’origine della petizione una battuta via Twitter di Pistocchi sull’abbraccio Buffon-Tagliavento dopo un Juve-Lazio: «Forse staranno parlando del gol di Muntari» con riferimento alla rete regolare annullata al giocatore ghanese in Milan-Juve del 2012.
Per tenere fede alla “rottamazione” in corso a Premium, sono previste anche le uscite di Mikaela Calcagno e Massimo Callegari, che dovrebbero essere sostituiti da Dario Donato e Roberto Ciarapica. Resta invece Sandro Piccinini, almeno per il prossimo anno. Sarà lui a curare le telecronache delle 16 gare della Champions 2017/2018 che andranno in onda in chiaro su Canale 5.