Una nuova rappresentativa calcistica si è aggiunta ai vari team che vestono il tricolore sui campi da gioco, è la particolarissima Nazionale Italiana Socialstars.

Sono molteplici le figure che dall’antichità ad oggi hanno dispensato buonumore alle ‘genti’; nell’antica roma si rideva con le commedie di Plauto, nel medioevo la ‘palla’ passa ai poliedrici giullari, nel 1900 la scena è tutta per Rafael Padilla, in arte “Chocolat”, clown nero di origine cubana.
Avvicinandosi ai giorni nostri è d’obbligo menzionare Hunter Doherty “Patch” Adams, medico ideatore di una terapia molto particolare:quella del sorriso, la clownterapia…fino ad arrivare all’umorismo 2.0: quello delle Web Stars; con i loro video hanno letteralmente inondato internet regalandoci giorno per giorno ilarità e spensieratezza.
Abbiamo incontrato “Geppo”, nome d’arte di Simone Metalli, la sua pagina Facebook, Geppo SHOW, è seguita da più di 380000 utenti.
Forse non un eccelso calciatore (l’ho ha ammesso lui eh), ma sicuramente un campione della risata.
Simone Metalli alias “Geppo”, con la tua simpatia hai conquistato i social. Come è nata questa passione per le barzellette?
“E’ nata da molto piccolo, essendo del ’71 ho vissuto in prima persona gli anni dei grandi comici e barzellettieri del passato come Gino Bramieri, Walter Chiari e Dapporto. Mi è sempre piaciuto raccontarle e leggerle, da ragazzino ho acquistato tantissimi libri di barzellette, a casa ho una raccolta molto importante. Quando leggevo una barzelletta che mi piaceva particolarmente la segnavo con una x a matita, quindi oggi mi basta aprire i vecchi libri e cercarle. Ho iniziato a modificarle, io dico “Geppizzarle”, adattandole ai tempi moderni visto che alcune sono datate.”
Parliamo di un’ altra passione, quella calcistica…
“Non sono un grande tifoso, non ho mai avuto una forte passione per il calcio. Amo follemente tutti gli sport di combattimento, in primis ‘la nobile arte’ del pugilato, non mi perdo un match. Molti giocatori di calcio sia di serie A che di categorie inferiori mi seguono, sono molto amico di Antonio Candreva, Marco Delvecchio, Aquilani.”

Cosa pensi della situazione attuale, il calcio di oggi?
“A mio avviso troppi soldi rovinano lo sport, ci sono giocatori che prendono stipendi stratosferici dei quali secondo me non hanno nemmeno bisogno, superato un tot penso che i soldi bastino a chiunque, forse è anche per questo che non sono un grande amante del calcio.”
Siamo abituati a vederti sempre con il sorriso, c’è qualcosa che ti fa davvero incazzare?
“Sono uno che ride sempre, anche quando mi rode qualcosa tendo a non farlo vedere. Le cose che non sopporto sono i maleducati e le prepotenze. Alle volte capita di leggere commenti ingiuriosi sotto i miei video, le barzellette possono piacere e non, come me d’altronde, a pelle potrei anche esserti antipatico. Invece di fare gli ‘haters’ questi individui possono benissimo non visualizzare i miei contenuti. Per me un giorno senza ridere è un giorno perso, se cerchi lo scontro con me caschi proprio male, non sono così.”
Ogni mattina ci regali una risata, quanto ti gratifica sapere che con la tua spontaneità riesci a far sorridere la gente?
“E’ bellissimo! Sulla mia pagina scrivono anche persone che hanno problemi molto gravi, riuscire a far ridere chi ha un problema insormontabile è una gran vittoria, con poco riesco a dare tanto. Questo inverno ho fatto una serata di beneficenza nella tendopoli di Visso, zona terremotata rasa al suolo, veder ridere quelle persone mi ha fatto stare bene. Gente che ha perso tutto, riuscire ad entrare nel loro cuore e fargli fare anche solo mezzo sorriso per me non ha prezzo. Il mondo è pieno di cose brutte e per piangere c’è tempo, ridere fa bene, tira su il morale, aggrega, quando si è felici e si sta bene insieme vuol dire che c’è una situazione di equilibrio, pace e divertimento, per un attimo si dimenticano i grandi problemi della vita.”

E soprattutto…lo fai gratis?!
“Online lo faccio gratis, si! Dire una barzelletta giornaliera e postarla sul canale per far ridere migliaia di persone lo faccio gratis, naturalmente quando si tratta di live, esibizioni pubbliche, si mette in moto un’organizzazione diversa, viene allestito un vero e proprio spettacolo che ha dei costi. In questo caso si paga un biglietto, sarà compito mio far uscire soddisfatto lo spettatore senza il pensiero di aver buttato i soldi. In passato sono stato anche io spettatore, se un comico mi piace e mi fa ridere io i miei soldi glieli porto volentieri.”
E’ arrivata la convocazione con la Nazionale Socialstars, hai contribuito ad aiutare le popolazioni terremotate con le tue giocate sul campo, che tipo di calciatore sei?
“Una pippa! Non ho mai praticato molto il calcio, lo faccio ogni tanto a livello amatoriale. Sono lusingato dalla convocazione della nazionale Socialstars, è una cosa bella, impegnata nel sociale. Non si cercano fenomeni, l’importante è metterci l’impegno; ci tengo a sottolineare che sono il più adulto della squadra, non ho certo i ritmi di un ventenne. Senza problemi mi sono prestato al gioco e l’ho fatto molto volentieri.”