Prendete una rete da tennis, due racchette e una pallina. Poi togliete le racchette e la pallina e sostituitele con un pallone: otterrete il calcio tennis!
Immaginate Messi, Maradona e Tevez impegnati in una sfida di calcio tennis sullo stesso campo. Immaginate l’estro, il talento e l’adeguata sfacciataggine di questi 3 argentini che si cimentano in un match di street game senza esclusione di colpi. Anzi, smettete di immaginarlo, perché potete facilmente vedere il video su internet, è successo sul serio.
https://youtu.be/ESpiVQJpbdE
Il calcio tennis.
Fondato in Cecoslovacchia negli anni ‘30 del ventesimo secolo dai giocatori dello Slavia Praga, che durante gli allenamenti usavano tendere una corda e giocare a una sorta di calcio tennis rudimentale per migliorare il gioco al volo, il calcio tennis ha preso piede negli allenamenti dei club più prestigiosi, oltre a infiltrarsi nella cultura popolare dei calciofili dell’epoca, che lo trovavano una divertente variante rispetto alla più classica Tedesca.
Per quanto sia ancora considerato perlopiù un gioco da strada, le regole ufficiali di questo sport vennero messe per iscritto nel 1940. Nacque così il FutNet. Da allora si tengono regolarmente le competizioni ufficiali nei vari paesi e ovviamente anche la coppa del mondo, che vedrà per la prima volta la partecipazione della selezione Italiana proprio nella prossima edizione. Questo dimostra la crescita esponenziale che questi movimento hanno avuto in Italia negli ultimi anni a livello ufficiale, visto che sono decenni ormai che è diffusissimo tra i ragazzi italiani.
Le regole del FutNet sono piuttosto semplici e ne esistono tre discipline:
Singolo: uno contro uno, massimo due tocchi, un rimbalzo ammesso in tutte le categorie, campo di dimensioni 9×12.8 metri.
Doppio: due giocatori per team, massimo tre tocchi (non sono ammessi due tocchi consecutivi dello stesso giocatore), un rimbalzo ammesso per gli uomini, due per la categoria donne e junior, campo di dimensioni 9×12.8 metri.
Triplo: tre giocatori per team, massimo tre tocchi (non sono ammessi due tocchi consecutivi dello stesso giocatore), un rimbalzo ammesso per gli uomini, due per la categoria donne e junior, campo di dimensioni 9×18 metri.
In tutte le discipline si gioca al meglio dei 3 set, che si concludono quando una delle due squadre raggiunge gli 11 punti con la regola dei vantaggi (se si è 10-10 si va ai vantaggi finché una non vince o arriva a quota 15). L’altezza delle rete di metà campo è 1.10 metri, e l’invasione (il tocco della rete da parte dei giocatori) è conteggiata come fallo e vale un punto per gli avversari.
Nei tornei regolamentari si gioca con una speciale sfera, di dimensioni, peso e materiali simili al classico pallone da calcio, ma con maggiore capacità di rimbalzo. Il calcio tennis ha subito negli anni molte influenze da parte di altri sport, come il calcio, il tennis e la pallavolo, traendo inoltre ispirazione dal più antico sepak takraw, ma ha anche favorito lo sviluppo di nuove discipline come il padbol, l’orientale jokgu o la versione da spiaggia: il footvolley.
Ora, visto che le lezioni di storia mi annoiano e non sono certo bravo come Alberto Angela, parliamo invece del nostro calcio tennis.
Quello senza troppe regole, quello giocato su una qualsiasi superficie che spesso non era nemmeno in piano.
Quello che ci faceva tornare a casa con la schiena rotta per la rovesciata fatta al parco per poter umiliare il nostro migliore amico davanti a tutto il campetto, festeggiando come Tardelli subito dopo il terribile atterraggio di schiena, dissimulando il dolore.
Lo stesso calcio tennis che sulla spiaggia ci trasformava in versioni assatanate di René Higuita, con scorpioni, rovesciate e colpi di testa mimetici alla Aldo Baglio, che erano all’ordine del giorno.
Quel gioco che ci faceva rendere conto che nonostante fossimo il terzino più temuto del campionato, l’ala più veloce o il regista dalla visione a 360 gradi, se non hai il talento e il piede educato del fantasista, a calcio tennis verrai schiantato al suolo dal classico panzone di 27 anni che “ormai ha smesso perché non gli andava di allenarsi”, ma il piedino l’ha mantenuto.
Un esempio lampante è il match di calcio tennis del Barcellona in un allenamento di qualche anno fa. Da una parte Messi e Macherano, dall’altra Dani Alves, Mathieu e Song. Lasciando da parte il fulgente talento della Pulce, guardando il video di questa sfida non sembrano esserci dubbi su quale sarà la squadra più forte. Song e Mathieu non riescono a impensierire gli argentini, mentre Alves mostra di avere qualche numero da brasiliano vero, ma da solo non basta. Eppure sono tutti calciatori top nel loro ruolo. Volendo metterla un po’ in soldoni, il calcio tennis non è uno sport per calciatori. È un sport di arroganza, tecnica, numeri e una buona dose di ignoranza.
https://youtu.be/LAhU367tZ_w
Per eccellere nel calcio tennis, infatti, ci vuole un controllo nel gioco al volo davvero elevato, e una grande capacità elastica e di movimento, per arrivare a colpire il pallone dal punto più alto possibile per rendere difficile la vita agli avversari. Ci si può ovviamente riuscire con i colpi di testa, o meglio ancora con spettacolari sforbiciate o rovesciate, ma i migliori atleti di questo sport sono quelli che riescono a colpire il pallone di volée molto alto senza sbilanciarsi in una acrobazia aerea e rimanendo saldi sul terreno di gioco, sfruttando un elasticità muscolare fuori dal comune.