E’ la pagina di calcio con più fan su facebook in Italia, un milione e mezzo, la più ignorante, nel senso buono del termine, la più influente. Hanno lasciato l’università per dedicarsi a tempo pieno al loro progetto nato per gioco, per cazzeggiare un po’ ma adesso i loro post in media ricevono 20mila like e il loro sito ha più di 10milioni di pagine viste al mese.
Adesso guadagnano «abbastanza per vivere bene in tre, pagare i nostri collaboratori e investire sui nuovi progetti». Il team di Calciatori Brutti si considera lo spogliatoio più grande d’Italia  e vogliono «creare una redazione e diventare il Lercio del calcio».
Si sono un po’ imborghesiti ma è colpa dei numeri, «una volta ci ha chiamato Ranocchia per togliere un post dalla pagina» e si considerano a tutti gli effetti un sito d’informazione calcistica ma la differenza è che i giornali «si fanno troppe pippe, la gente vuole immediatezza».

Calciatori Brutti, la pagina più influente sui social
Calciatori Brutti, la pagina più influente sui social

Mail, messaggi, whatsapp. Ore, giorni e settimane per organizzare un incontro per fare due chiacchiere con la pagina facebook Calciatori Brutti. Dicono che non si sono imborghesiti ma hanno più impegni di Marotta e Galliani.
Incontro Samuele Maffizzoli, uno dei tre volti che stanno dietro alla pagina Calciatori Brutti. Dopo giorni in cui lo rincorro per un appuntamento riusciamo a fissarlo. Lunedì 21 novembre alle 10 del mattino. Poi diventano le 13.30. Mi scrive, facciamo le 14. Insomma, alla fine ci vediamo alle 15 in un bar vicino alla fermata metropolitana di Romolo. Diluvia ma alla fine lui c’è e anzi è in anticipo e io, al solito, in ritardo, di poco, ma in ritardo. Beviamo un caffé e iniziamo la chiacchierata.
Com’è una vostra giornata tipo?
«Ci svegliamo e iniziamo a guardare cosa è successo nel mondo del calcio sia sui quotidiani italiani sia a livello internazionale e iniziamo a lavorare sui contenuti. Molti vengono creati prima. La domenica pensiamo i post del lunedì, il lunedì per il martedì e così via».
Quando avete fatto il salto di qualità?
«Nel 2012 abbiamo fondato la pagina e già l’anno dopo avevamo circa 300 mila fan. Nel 2014 sono raddoppiati a circa 600 mila fino ad arrivare allo scorso anno che avevamo raggiunto il milione e adesso cerchiamo di arrivare al traguardo del milione e mezzo».
La pagina è nata per cazzeggiare…
«C’era la volontà di divertirsi e divertire con le classiche cazzate da spogliatoio. Tutti quelli che hanno giocato una partita di calcetto nella loro vita sanno quanta ignoranza c’è in quel luogo».
Ci spiegate una volta per tutte cosa s’intende con ignoranza?
«È il modo di prendere le cose senza peso. Con leggerezza, per divertirsi e basta».
Quanto fattura e quanto guadagna Calciatori Brutti?
«Si guadagna abbastanza per pagare noi tre (i due fondatori Enrico Modica e Daniele Roselli più Samuele Maffizzoli, che si è aggiunto al gruppo un anno dopo) e tutti i nostri collaboratori che ci danno una mano con  la pagina e con il Fantacalcio che già come progetto è stato un bell’investimento. Fatturiamo abbastanza per vivere e far diventare con successo una pagina facebook da cazzeggio a un vero e proprio lavoro».
Qual è stato l’iniziativa più importante per voi?
«La macchinata ignorante per il Leicester. Abbiamo spostato 1500 persone dall’Italia all’Inghilterra. Molti ci hanno detto è facile salire sul carro dei vincitori ma alla fine noi avevamo in campo questo progetto già a gennaio».
I vostri prossimi obiettivi?
«Aumentare i collaboratori e creare una redazione di Calciatori Brutti che facciano post e articoli sempre con il taglio ignorante e cazzaro che piace a noi e che ci contraddistingue».
Vorreste diventare il Lercio del calcio?
«Forse è esagerato ma è un esempio sensato. Ci vogliono più contenuti, di diverso genere e taglio per farcela ma lavoriamo per questo».
C’è qualche aneddoto, qualche messaggio strano arrivato da un fan o qualche sclerata da parte di un giocatore perché lo avete preso di mira?
Continua a leggere l’intervista a Calciatori Brutti. Trovi Soccer Illustrated in edicola o su Magbox.it