Cristiano Ronaldo, insieme a Momo Salah, è il protagonista più atteso della finale contro il Liverpool. Nella sua carriera, in un modo o nell’altro, è sempre stato decisivo nelle finali che ha disputato. E se in questa non lo fosse, chi potrebbe rubare la scena?

Cristiano e la quinta Champions, inseguendo Francisco Gento

Il portoghese è reduce dall’ennesima stagione fenomenale: 44 gol in 43 partite stagionali, di cui 15 (!) in Champions, competizione in cui ha segnato 120 gol totali e, quest’anno, in 11 partite consecutive, entrambi record di tutti i tempi. Nonostante la delusione per la vittoria dei rivali blaugrana nella Liga, Cr7 ha la possibilità di vincere con il suo Real la terza Champions consecutiva, impresa riuscita in passato solo ad Ajax e Bayern Monaco, oltre agli stessi blancos, in grado di vincerne addirittura 5 di fila. Alzando la coppa a Kiev, inoltre, aggiungerebbe al suo palmarès la quinta Champions: raggiungerebbe così diversi giocatori madridisti degli anni ’50 (tra cui Alfredo Di Stefano) e si butterebbe all’inseguimento di Francisco Gento, capitano di quel Real, a quota 6 e attualmente calciatore ad averne vinte di più.
Zizou Zidane dice di lui che è attualmente al “150% della propria forma” e i dati lo confermano: Cristiano ha un’età biologica di 23 anni contro i 33 di età anagrafica.
Cristiano

Cristiano e le finali di Champions: c’è (quasi) sempre un rigore di mezzo

A Kiev Cristiano giocherà la sua sesta finale di Champions League: finora ne ha vinte 4 e persa soltanto una. Nella finale del 2008 contro il Chelsea si rese protagonista segnando il gol del vantaggio per lo United con uno splendido colpo di testa, salvo poi sbagliare dagli undici metri alla lotteria dei rigori. Nonostante questo, riuscì ad alzare la coppa. Nel 2009 si rese autore di una buona prestazione contro il Barcellona di Messi, provando in diverse occasioni a bucare Valdes e rendendo evidente quanto non si fidasse dei suoi compagni d’attacco: per tutto il match preferirà soluzioni individuali, caratteristica che si manifesterà insistentemente anche negli anni successivi.
Nella finale del 2014 contro l’Atletico del Cholo giocò a nascondino, riuscendo a mettere il proprio sigillo solo al 120′ su calcio di rigore, realizzando il 17esimo gol in quella edizione della Champions (record, manco a dirlo). Sarà ancora un rigore a caratterizzare la sua quarta finale: nella rivincita contro l’Atletico, sarà decisivo il suo quinto penalty per la vittoria della coppa. Dobbiamo aspettare il 2017 per avere un Ronaldo in grande spolvero in una finale: doppietta contro la Juventus che toglie ogni dubbio sulla sua incisività nelle partite importanti. If we shoul bet our bottom dollar, come direbbero gli anglofoni, scommetteremmo su un suo gol anche in questa finale. Ma se così non fosse, chi potrebbe decidere la partita?
Cristiano Atletico penalty

Il rigore decisivo nella finale del 2016 contro l’Atletico allo stadio San Siro

Non solo Cristiano: gli altri possibili protagonisti

Il primo indiziato a prendersi il palcoscenico di Kiev, come abbiamo detto in apertura, è Momo Salah. Il faraone ha appena disputato la sua migliore stagione di sempre, tanto imponente da consacrarlo tra i migliori al mondo, o addirittura come migliore al mondo: la sensazione è che avrebbe vinto il pallone d’oro a mani basse se non ci fosse stato di mezzo il mondiale di Russia 2018, competizione in grado di ribaltare completamente le carte in tavola.
Dopo la formativa esperienza italiana, Momo ha fatto innamorare il pubblico della Kop con le sue accelerazioni, i suoi gol (43) e assist (14). A 23 anni si trova per la prima volta a disputare una finale di Champions e sarà un banco di prova importante per la sua carriera: se dovesse risultare decisivo, sarebbe un ulteriore indizio sulla qualità eccelsa di questo calciatore.

I terzi indiziati sono Bobby Firmino e Sadio Manè, una coppia che alla prima stagione in Champions League in carriera ha fatto ammattire le difese avversarie ed ha raggiunto la finale a suon di gol e combinazioni pazzesche. Dei due potrà essere più decisivo Manè che dovrà giocarsela con Carvajal: il loro duello, insieme a quello tra Salah-Marcelo e Cristiano Ronaldo-Robertson, sarà uno dei punti chiave della partita. Più difficile il compito di Firmino che dovrà vedersela con la coppia difensiva Varane-Ramos, non esattamente la più agevole da superare.

Se Cristiano Ronaldo dovesse sparare a vuoto, potrebbe pensarci Karim Benzema a risolvere la partita. Il francese non è sicuro di giocare e si contende una maglia da titolare con Bale. Si è rivelato decisivo nella semifinale contro il Bayern, nonostante sia stato spesso contestato dai propri tifosi. La sua annata è stata nel complesso tribolata: solo 5 gol in Liga, 4 in Champions per una media totale di una rete ogni 286 minuti giocati. Probabilmente, in quest’estate senza mondiali (non convocato dalla Francia), Benzema avrà la possibilità di trovarsi una nuova sistemazione. Per lui si parla del nuovo Napoli di Ancelotti che lo ha già allenato al Real. Andrà via, quindi, ma non prima di provare a risultare decisivo nella finale di Kiev, un ottimo modo per poter salutare e sperare di essere rivalutato dai suoi tifosi.