Renzo Rosso è uno dei più importanti imprenditori italiani e internazionali che operano nel settore della moda. Nato a Brugine, un paese di settemila anime in provincia di Padova, è attualmente presidente della holding Only the Brave, oltre a essere fondatore di Diesel, un marchio riconosciuto in tutto il mondo.
Nonostante sia diventato uno dei più famosi personaggi nell’ambito della moda, Renzo Rosso non ha mai dimenticato le sue radici e, soprattutto, non ha mai dimenticato una delle sue più grandi passioni: il calcio.

«Calcio e Veneto si intrecciano nella storia e nella vita di Renzo Rosso».

Da sempre tifoso del Milan, in seguito proprietario della Bassano Virtus 55 ST e, da pochi giorni, del Vicenza Calcio, entrambi iscritte al campionato di Serie C.
In un’intervista rilasciata a gennaio a Radio 105 già caldeggiava quello che sarebbe stato il suo futuro nel mondo del pallone. È bastato un sibillino:

«Adesso anche con il Vicenza sembra succeda qualcosa di strano, magari facciamo una bella fusione Bassano e Vicenza. No dai, sto scherzando».

In quello scherzo, a quanto pare, c’era un fondo di verità. Rosso ha acquisito un Vicenza sull’orlo del baratro: la società, fallita, era stata messa all’asta ma nessuno, visti i debiti e il rischio retrocessione in serie D, sembrava interessato all’acquisto. Ma come detto, Renzo Rosso non ha dimenticato il suo Veneto, in cui tuttora risiede, e ha deciso di acquisire, attraverso la sua società Otb, il Vicenza, una squadra mitica in cui giocarono, tra gli altri, grandi campioni come Paolo Rossi e Roberto Baggio.
È interessante, in questo senso, sottolineare la ciclicità dello sport: tra il 1953 e il 1990, i biancorossi cambiarono il loro nome in Lanerossi Vicenza, prendendo il nome di uno dei più grandi lanifici italiani.

«Il Lanificio Rossi, anche in quel caso, comprò la squadra che versava in grosse difficoltà per riportarla ai vertici del calcio italiano».

Secondo quanto detto dallo stesso Renzo Rosso, la fusione tra le sue due squadre porterà ad un unico grande club della provincia vicentina che sfrutterà il titolo sportivo del Bassano, ma disputerà le partite casalinghe allo stadio Menti. C’è già comunque molta attesa, ovviamente, attorno alla maglia con cui giocherà la nuova squadra che sarà disegnata dagli stilisti e designer di Diesel. Ma questa non è la prima invasione di campo di Diesel – e quindi di Rosso – nel mondo del calcio. Negli ultimi anni, infatti, hanno rivoluzionato il concetto di divisa di rappresentanza. Le strade percorse dalle squadre di calcio, prima della rivoluzione Diesel, erano sostanzialmente due: la classica tuta o l’abito formale. Per il Milan, la sua squadra del cuore – che Rosso ha pensato anche di acquistare quando fu messa in vendita da Berlusconi – ha disegnato una linea un/formal, un abito elegante ma allo stesso tempo sportivo, che sia così al passo coi tempi e alla nuova eleganza dello streetwear.