Quello di Ranieri è il terzo ritorno nel mondo giallorosso, passione iniziata con l’esordio in Serie A nel “71 e proseguita nel 2009. La storia ci mostra il 3 come numero nero per l’allenatore capitolino, riuscirà questa volta a ribaltare il trend?

3 volte giallorosso

Ranieri

L’amore di Ranieri per la Roma è qualcosa di antico e che affonda le sue origini addirittura nell’infanzia dell’allenatore, cresciuto proprio nel settore giovanile giallorosso. Sarà da qui che nel “71 inizierà la sua carriera alla volta dell’Italia e del mondo, che lo vedrà allenare in ben 10 diversi club, prima di far ritorno alla tanta agognata capitale. Sostituendo Spalletti, appena emigrato alla corte di San Pietroburgo, Claudio darà vita alla sua miglior stagione italiana in assoluto, arrivando persino a sfiorare lo scudetto contro l’Inter, vittoriosa solo all’ultima giornata.

Proprio il 3 è però il numero che ritorna più spesso nella carriera dell’allenatore capitolino, cifra che lo tormenta e non può far a meno di preoccupare i suoi tifosi.

Il numero maledetto

Ranieri
Claudio Ranieri al Valencia

Basta un rapido check alla carriera di Ranieri per rendersi conto del peso di tutto ciò nella sua carriera, a cominciare dalle esperienze spagnole, le prime all’estero. Il romano inizierà infatti alla perfezione sulla panchina del Valencia, portando in bacheca ben 2 trofei fin dal primo anno. L’avventura iberica continuerà poi con l’Atletico de Madrid (retrocesso poi quell’anno a causa di problemi giuridico-finanziari) e con un ritorno al Valencia nel 2004, venendo però esonerato a campionato in corso.

Qui inizia a nascere la maledizione del 3, continuata però poi anche in Italia. Una volta tornato nel Bel Paese, infatti, siederà sulle panchine di Juventus, Roma e Inter, stangando proprio la stagione con i nerazzurri dopo diversi anni di grandissimo livello. È in Inghilterra, però, che la magia di questo numero si è rivelata in tutta la sua potenza, producendo il divario più grande in assoluto in quanto riguarda i risultati.

Da Londra a Roma in 8 giorni

Alla sua prima esperienza inglese aveva fatto vedere grandi cose, tramutatesi poi in leggenda una volta sedutosi sulla panchina del Leicester. Una stagione gloriosa che lo consacrò nella storia del calcio, eliminando anche quello che era diventato il suo soprannome distintivo “Tinkerman”, ovvero “stagnaio”. Nomignolo dovuto alla sua enorme abilità nel ricucire, con pochissimo, le fratture presenti nei club, portandoli a risollevarsi in brevissimo tempo. Detto così sembra bellissimo, ma ricordate che, tendenzialmente, nessun imperatore ha usato lo stagno per delle riparazioni, cosa tipica del popolino.

Dopo quell’incredibile annata, Ranieri ha fatto proprio quest’anno il suo terzo ritorno in Inghilterra, conclusosi con un esonero dopo ben 10 sconfitte su 16 partite sulla panchina del Fulham. Un risultato che dovrebbe far alzare le orecchie ai tifosi romanisti, ricordate che Claudio è al suo terzo ritorno in società…