La storia di un godimento partito da un litigio: la storia di un portiere nato pronto che si chiama Gigi Donnarumma, considerato il vero erede di Buffon.

La nascita di una stella di nome Gianluigi Donnarumma

25 ottobre 2015, in seguito a un litigio fra Sinisa Mihajlovic e Diego Lopez viene fatto esordire, all’inizio del secondo tempo un giovane portiere, si chiama Gianluigi Donnarumma, un nome del sud che non dice nulla ai milanisti. “Sarà bravo ?” “Ha solo 16 anni, è un azzardo”. Sinisa però non guarda in faccia a nessuno e così lo mette in campo.
Inizialmente Gigio, come viene affettuosamente chiamato dalla curva rossonera, è stressato, la prima partita, nello stadio tanto aspettato e bramato, un sogno che si realizza. È lì che inizia la sua storia, quasi fosse una rinascita da poter assaporare appieno fra le sue manone, troppo grandi per un 16enne. Quando la testa riparte però, è un godimento, mai visto un portiere così forte a quell’età. Blocca mille tiri e fa vincere la partita al Milan convincendo non solo il mister, ma anche il mondo intero che il suo posto è quello di titolare.
Diego Lopez quel posto non lo rivedrà mai più, il talento del giovane di Castellammare è troppo persino per chi ha fatto da titolare al Real. Inizia così l’avventura di Gigio, finisce così la carriera di Diego, prestato poi a fine stagione all’Espanyol senza essere nemmeno titolare.

Gianluigi Donnarumma
Gianluigi Donnarumma all’esordio in amichevole contro il Real, parò anche un rigore a Kroos

Gianluigi Donnarumma però si fa notare e poco dopo si rifa vivo Raiola, uno che di talenti ne capisce eccome. L’aveva consigliato lui anni prima al Milan, adesso è arrivato per prendersi i suoi meriti e per coccolare il suo campione. Mino lo salva dalle telecamere, mai uscite troppo indiscrete, mai una parola di troppo, un sogno per tutti gli allenatori, troppo abituati all’esuberanza delle giovani promesse. Ma queste reazioni da promessa non sono per lui, non ne ha bisogno, è già una stella, è nato titolare.
Da quel posto in mezzo ai pali non lo schioderà più nessuno, da Sinisa a Montella, passando per Brocchi, nessuno è inamovibile se non lui, il numero 99, il titolarissimo.
Il 25 febbraio Gigio compie 18 anni, finalmente potrà prendere una macchina e andare agli allenamenti, finalmente sarà maturo anche per la legge italiana, dopo che ha conquistato anche la nazionale (giocatore più giovane ad esordire nel dopoguerra). Nella speranza che un giocatore così possa obbedire solo alla fede che il suo grande amore per il suo Milan, noi intanto gli auguriamo di crescere, per riprenderci il primato di portieri che la Germania c’ha tolto. Perchè uno così è troppo bravo per non migliorare.